Olimpiadi di Tokyo 2020.

Domenica 1 agosto, ore 21:53.

É tutto pronto.

Si attende solo il via della storica finale dei 100 metri che per la prima volta vede coinvolto un italiano.

Marcell Jacobs.

Ecco lo sparo. Falsa partenza. 

Si torna in posizione. Start di nuovo. 

Partenza valida.

Marcell Jacobs nell’incredulità generale corre più veloce di tutti e vola a conquistare lo storico oro olimpico nei 100 metri piani.

La gara regina dell’atletica.

 

Una disciplina di velocità pura che fa parte del programma olimpico fin dalla prima edizione del 1896.

È la gara outdoor più breve dell’atletica leggera ma anche la più veloce.

Per eccellere in questa specialità un atleta deve lavorare ossessivamente su esplosività ed elasticità.

Caratteristiche fondamentali per ottenere eccellenti prestazioni.

Marcell con il tempo di 9.80, record per un atleta europeo, si è aggiudicato l’oro a Tokyo 2020.

Un risultato storico per l’Italia che addirittura non aveva mai preso parte ad una finale in questa disciplina.

Eppure se guardiamo la classifica delle prestazioni all-time sui 100 mt piani, la run di Jacobs non rientra nemmeno nelle prime 10.

Parliamoci chiaro…

Un atleta in grado di rompere il muro dei 10 secondi ottiene grande prestigio a livello mondiale soprattutto perché sono stati solo 156 gli atleti capaci di farlo finora.

Marcell fa parte di questa élite, ma non è l’uomo più veloce del mondo… 

Quindi come ha fatto ad aggiungere quel guizzo finale per vincere l’oro e sbranare la concorrenza?

Ce lo svela a caldo nell’intervista di rito a fine gara. 

Nel momento in cui la vita dell’atleta di Desenzano del Garda è cambiata per sempre.

Quando le emozioni non sono ancora addomesticate e l’adrenalina pulsa ancora nelle vene.

Tra i tanti ringraziamenti il primo dopo il trionfo è per la sua Mental Coach!

 

Quello che ci ha svelato è che allena costantemente il suo stato di concentrazione massima, per far sì che in quei 10 secondi lui possa esplodere il duro lavoro svolto nei mesi pre-gara.

Si, esatto.

Può imparare non solo a raggiungere un picco di concentrazione estrema nel momento di massima tensione – prima del via – ma soprattutto riesce a mantenerla anche qualora dovesse verificarsi un evento inaspettato, come la falsa partenza in questo caso. 

Se fosse stato già un atleta di successo probabilmente questo lavoro mentale sarebbe stato meno evidente. 

Tuttavia, i suoi risultati eccezionali hanno spostato la lente di ingrandimento su questo aspetto.

Proprio la sua esperienza potrebbe rappresentare uno stimolo per capire e sviluppare a pieno il nostro potenziale.

A pensarci bene è follia che chiunque alleni il proprio corpo (o quello degli altri) non pensi anche lui di dover fare lo stesso con la propria mente.

Senza ombra di dubbio Marcell aveva nel suo potenziale certe prestazioni, aveva tutto nelle sue gambe e nel suo cervello.

Doveva solo sbloccare il suo massimo potenziale lavorando su sé stesso.

Ma perché ti ho appena raccontato tutto questo?

Per farti riflettere su questo aspetto:

Non avrai un corpo bello e sano solo con l’attività fisica.

Mi spiego meglio…

Un percorso fitness non può e non deve essere focalizzato solamente sull’attività fisica.

Andare in palestra, sollevare pesi e grondare litri di sudore è sicuramente necessario… 

Ma devi sapere che ci sono attività complementari che migliorano il tuo approccio all’allenamento.

Soprattutto ti permettono di raggiungere i tuoi risultati nel più breve tempo e nel miglior modo possibile.

“Mens sana in corpore sano” non è solo ciò che scrisse Giovenale nelle sue Satire,  ma è una massima da non perdere mai di vista.

Allenare la mente con la meditazione.

Analizzare le paure ed i limiti che ti bloccano.

Installare delle sane abitudini nella routine giornaliera.

Sono tutte azioni fondamentali per mantenere alta l’energia della mente ed affrontare le giornate nel modo giusto.

Quante volte ti sei dovuto scontrare anche tu con le difficoltà del momento?

Le “trappole” che la vita ti mette davanti sono svariate:

  • Scarsa motivazione
  • Noie fisiche
  • Orari di lavoro estenuanti
  • Infortuni

Queste sono solo alcune delle problematiche che ti possono capitare…

E non fanno altro che ostacolare il tuo percorso rischiando di farti perdere la retta via.

Sarà capitato anche a te di sentirti limitato da queste difficoltà…

Beh, francamente non saresti né il primo, né l’ultimo.

In realtà sei perfettamente in grado di gestire la situazione e raggiungere qualsiasi obiettivo tu voglia.

Devi solo dimostrarlo a te stesso.

Ricorda che se Marcell Jacobs è riuscito a ottenere la medaglia d’oro alle Olimpiadi nei 100 metri sicuramente lo deve alle sue gambe…

Ma soprattutto alla sua mente che era talmente allenata e pronta alla performance da cannibalizzare qualsiasi ostacolo gli si parasse davanti.

Con la mente devi già essere lì, il resto sarà solamente una semplice conseguenza.

Ora, siamo arrivati al termine di questo articolo e spero davvero che tu l’abbia trovato utile ed interessante.

Se così fosse ti chiedo una semplice cortesia.

Basta una semplice condivisione per aiutare molte più persone a capire che per entrare nei panni della miglior versione di se stessi, la sola attività fisica, spesso non basta.

D’altronde Jacobs sarebbe rimasto un semplice ragazzo di Desenzano del Garda che corre veloce e non il campione olimpico italiano di Tokyo 2020.

Al tuo benessere,

Alessandro